Da scarti tessili a packaging riutilizzabile.
Imballaggi rigidi, resistenti all’acqua e personalizzabili per logistica ed e-commerce: meno rifiuti, meno costi, più valore al territorio.

Troppo imballaggio, tutto da buttare.

Ogni spedizione viaggia con strati di cartone, plastica e polistirolo che, una volta aperto il pacco, si trasformano in un mucchio di rifiuti, scaricando su clienti e città il peso della raccolta differenziata.

Filobox mira a sostituire questo caos con una sola box rigida, riutilizzabile e resistente all’acqua, tracciata via QR e pensata per la logistica a ciclo chiuso, riducendo rifiuti e costi ricorrenti d’imballo lungo la supply chain.
Come funziona

Recupero scarti tessili
Selezione e preparazione degli scarti tessili provenienti dalla filiera Monzese e Brianzola.
Controllo qualità e eventuale suddivisione per colore e caratteristiche.

Produzione Filobox
Gli scarti vengono triturati e pressati a caldo: zero acqua, zero collanti.
Dopo la produzione del foglio rigido, il materiale viene termoformato: nasce la Filobox.

Uso e riutilizzo
Formula return & reuse con tracciamento tramite QR code per logistica a ciclo chiuso (B2B/B2C).
Ricondizionamento ultra-rapido in 10-15s/box.
Il prodotto

Per chi è
Operatori logistici a ciclo chiuso, e-commerce e servizi di noleggio; brand fashion e retailer che vogliono unire sostenibilità ed estetica nel packaging.

Dati & Regolazione
La normativa UE spinge sul packaging riutilizzabile.
PPWR Imballaggi 2025: Entro il 2030 il riuso negli imballaggi da trasporto cresce per normativa UE.
Dal 2030 il 40% di tutti gli imballaggi per il trasporto (B2B/B2C, incl. e-commerce) dovrà essere riutilizzabile nell’ambito di un sistema di riuso; 100% per trasporti B2B intra-operatore, verso partner o operatori nello stesso Stato membro. Esenzioni: merci pericolose; imballaggi su misura per macchine/attrezzature o prodotti specifici; formati flessibili a contatto diretto con alimenti o mangimi; scatole in cartone.
Oggi in Italia solo una piccola quota (nell’ordine del 10–15% in peso) degli imballaggi è progettata per il riuso: la grande maggioranza è ancora monouso.
La normativa UE spinge verso un tessile circolare.
EPR Tessile 2025: Entro il 2028 viene accelerata la transizione a soluzioni circolari nel settore tessile attraverso i contributi di responsabilità estesa del produttore (EPR).
Il 17 aprile 2028 diventa operativa l’ EPR tessile per cui brand, importatori e venditori online di prodotti tessili e affini devono assumere la responsabilità finanziaria di di raccolta, trasporto, selezione/cernita, preparazione al riuso e riciclaggio dei prodotti usati e dei rifiuti tessili, inclusi i residui delle lavorazioni.
I contributi EPR potranno finanziare indagini merceologiche, campagne informative, raccolta dati e attività di ricerca e sviluppo compresi progetti pilota su eco-design e tecnologie di selezione, preparazione al riuso e riciclo.
Scegli come contribuire

